- Reati militari
- Colpa Medica
- Delitti contro la pubblica amministrazione
- Diffamazione
- Reati contro il patrimonio
- Frodi informatiche
- Sicurezza sul lavoro
- Reati ambientali
- Maltrattamenti e Violazione degli obblighi di assistenza
- Reati sessuali
- Guida in stato di ebbrezza
- Delitti in materia di stupefacenti
- Reati in materia tributaria
- Reati presupposto della responsabilità ex D. Lgs. 231/2001
- Redazione e aggiornamento di Modelli Organizzativi ex D. Lgs. 231/2001
- Riciclaggio e usura
- Reati edilizi
- Reati commessi da minori
Diritto e Processo Militare
Da sempre appassionata di diritto penale militare, presta la propria assistenza non solo al personale delle Forze Armate che si trovi a vario titolo coinvolti in procedimenti innanzi alla magistratura ordinaria, ma anche innanzi alla Magistratura Militare e alla Commissione di Disciplina nei procedimenti disciplinari di Stato.
L’esperienza in tale settore l’ha condotta, infatti, ad uno studio approfondito non solo del peculiare corpus codicistico, ma anche del settore disciplinare. Pertanto, oltre allo studio del Codice penale militare di pace e del Codice penale militare di guerra, la preparazione ha riguardato anche il Codice dell’ordinamento militare (d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66), ed il Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare (d.P.R. 15 marzo 2010, n. 90), senza prescindere dalle Guide Tecniche che si sono avvicendate negli anni.
Tale attività è volta ad orientare al meglio le scelte di carattere processuale, che non possono trascurare, per la carriera professionale del militare, i possibili rilievi disciplinari.
A livello di organizzazione giudiziaria militare, gli organi requirenti sono: la Procura generale militare presso la Suprema Corte di Cassazione, la Procura generale presso la Corte militare d’Appello e le 3 Procure militari presso i Tribunali militari. Gli organi giudicanti sono i 3 Tribunali militari, la Corte militare d’Appello ed il Tribunale militare di sorveglianza.
Attualmente le tre sedi del Tribunale Militare in Italia sono a Verona, Roma e Napoli, mentre la Corte d’Appello ed il Tribunale militare di Sorveglianza hanno sede a Roma.
Quanto alle interferenze tra il diritto processuale “ordinario” e quello militare si segnala l’importanza della conoscenza del libro terzo del codice penale militare di pace, nonché delle pronunce della Corte Costituzionale e della Corte Suprema che hanno fornito le indicazioni relative a modalità e criteri da seguire in tema di applicazione delle diverse norme.

Il Processo 231
Procedimenti e processi che vedono come soggetto incolpato o imputato un ente si caratterizzano da una costruzione peculiare dell’illecito, da paradigmi imputativi caratteristici, da singolari forme di assistenza difensiva e da particolari sanzioni.
In tale settore l’adozione ed efficace attuazione dei Modelli organizzativi possono evitare o ridurre notevolmente le conseguenze di un procedimento penale dell’ente. Inoltre tale adempimento evita l’esposizione degli amministratori ad eventuali azioni di responsabilità e costituisce un’occasione di crescita e sviluppo per le imprese, migliorando la loro immagine pubblica. Inoltre non deve trascurarsi come, nel tempo, siano state previste forme di agevolazione al credito e all’accesso a bandi di gara della Pubblica Amministrazione proprio nel caso di adozione dei modelli.
Dal 2001 ad oggi il catalogo dei reati presupposto contemplato dal Decreto si è notevolmente ampliato comprendendo:
- Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato, di un ente pubblico o dell’Unione europea o per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico e frode nelle pubbliche forniture (art- 24);
- Delitti informatici e trattamento illecito di dati (art. 24-bis);
- Delitti di criminalità organizzata (art. 24-ter);
- Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e abuso d’ufficio (art. 25);
- Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (art. 25-bis);
- Delitti contro l’industria e il commercio (art. 25-bis.1);
- Reati societari (art. 25-ter);
- Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico (art. 25-quater);
- Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 25-quater.1);
- Delitti contro la personalità individuale (art. 25-quinquies);
- Abusi di mercato (art. 25-sexies);
- Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (art. 25-septies);
- Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio (art. 25-octies);
- Delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti (art. 25-octies.1);
- Delitti in materia di violazione del diritto d’autore (art. 25-novies);
- Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria (art. 25-decies);
- Reati ambientali (art. 25-undecies);
- Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25-duodecies);
- Razzismo e xenofobia (art. 25-terdecies);
- Frode in competizioni sportive, esercizio abusivo di gioco o di scommessa e giochi d’azzardo esercitati a mezzo di apparecchi vietati (art. 25-quaterdecies);
- Reati tributari (art. 25-quinquiesdecies);
- Contrabbando (art. 25-sexiesdecies);
- Delitti contro il patrimonio culturale (art. 25-septiesdecies);
- Riciclaggio di beni culturali e devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici (art. 25-duodevicies).